Loriano Aiazzi (Pistoia, 1955)

Loriano Aiazzi nasce a Pistoia nel 1955, e non ancora ventenne avvia un lungo e tormentato percorso artistico, segnato dalla continua, spasmodica ricerca di se stesso attraverso l'espressione creativa. Dal 1970 si cimenta con la pittura, prendendo parte a numerose collettive in Italia, in Svizzera, in Francia, riscuotendo lusinghieri giudizi di pubblico e di critica. Nonostante ciò, non è in questo campo che trova completo appagamento, e riprende la ricerca di un qualcosa su cui riversare quell'impeto artistico che male accetta di essere espresso su un rettangolo di tela racchiuso in una cornice. Per circa un decennio crea in stato di litigiosa sofferenza interiore; cade, si risolleva, lotta e si scoraggia, ma, quando tutto sembra crollare, trova la certezza nell'unica strada percorribile dove calmare l'inquietudine. È il 1990 quando inizia a dedicarsi alla scultura, un mondo dove il tocco leggero del pennello è sostituito dall'argillosa terra lavorata a mano libera, materia concreta, vibrante, da cui Aiazzi comincia la sua seconda vita di artista. La sua produzione si allarga ai temi sacri e mitologici, l'indagine dell'individuo si fa più attenta e profonda, accompagnata da una sublime essenzialità di tratto che lo avvicina ai maestri arcaici, etruschi e magnogreci. Una strada che si rivela giusta e che lo gratifica con numerose mostre, personali e collettive, in Italia e all'estero. Roberto Gheri